CONFRONTO
CON RISPOSTE RACCOLTE FRA COLLEGHI
- Punti
ritenuti essenziali per la costruzione del percorso didattico:
- destinatari (e dunque livello
degli studenti secondo il Common
European Framework e
prerequisiti);
- obiettivi (trasversali e
specifici);
- organizzazione dei
tempi (scansione temporale delle attività);
- coerenza delle attività con
gli obiettivi prefissati e propedeuticità di alcune attività rispetto ad
altre;
- adattamento dei materiali in
base alle esigenze e alla motivazione degli studenti;
- metodi di valutazione
- le quattro
abilità in sequenza LSRW
- la scelta di topics interessanti e motivanti
- livello degli
studenti;
- coerenza interna;
- stabilire i destinatari e il
target di riferimento in base ai livelli del Framework,
- stabilire gli obiettivi
trasversali e gli obiettivi specifici che intendo raggiungere,
- verificare i prerequisiti,
- individuare il metodo e il
materiale didattico di cui penso di avvalermi,
- usare un approccio a spirale
al fine di “rinfrescare” conoscenze in teoria già acquisite,
- gradualità nello
sviluppo delle fasi ed eventuale utilizzo di un percorso a spirale
- contenuti, resi
opportunamente stimolanti
- Punti
ritenuti essenziali per la costruzione del percorso didattico:
Un percorso deve comprendere una sintesi, gli obiettivi (non
solo didattici ma anche educativi), gli approcci e metodi usati, le modalità di organizzazione del lavoro in classe e a casa degli
studenti, i tempi, le tecniche e le strategie adottate dall'insegnante per
attivare strategie di apprendimento (materiali e strumenti,
modalità di organizzazione, riflessione critica dopo lo svolgimento in classe),
verifica (degli obiettivi: conoscenze e competenze) e valutazione (criteri e
modalità di correzione) commentando i risultati ottenuti, eventuale recupero
(modalità di recupero per la classe o una parte di essa o solo per alcuni
studenti sugli obiettivi o alcune delle conoscenze e competenze che dovrebbero
essere state apprese
- Punti
ritenuti essenziali per la costruzione del percorso didattico:
- il tempo che penso di
utilizzare per percorso
- la durata
- il target
- il livello
della classe
- la riflessione
pre-pedagogica
- i
prerequisiti
- gli obiettivi
generali e specifici
- le attività
- i materiali
- gli spazi
- la metodologia
- la valutazione
- Cosa si intende per chiarezza interna di un percorso?
- Per
chiarezza del processo di apprendimento si
intende, da parte dell’insegnante, la chiara e trasparente definizione,
esplicazione e giustificazione degli obiettivi iniziali, delle strategie e
delle metodologie di lavoro scelti. Da parte dei discenti, si intende la comprensione dei succitati obiettivi e delle modalità
di lavoro. La chiarezza con cui l’insegnante presenta il lavoro, dunque,
favorisce la metacognizione e la motivazione negli studenti.
- L’insegnante deve creare una
forma motivazionale ragionata in modo da far capire ai ragazzi cosa si sta
facendo e perché in maniera lineare partendo da un’analisi prepedagogica.
- Le attività devono essere
bilanciate e seguire una gradualità. Gli obiettivi devono essere
chiaramente esplicitati
dall’insegnante e altrettanto chiaramente percepiti dagli
studenti.
- Ogni fase deve essere
comprensibile sia per gli alunni che per gli
insegnanti.
- Al pari della coerenza, la
chiarezza costituisce un elemento chiave attraverso il quale il processo di
apprendimento si esplica e si traduce in vari approcci, rispondenti alle
necessità ed abilità cognitive tipiche di ogni singolo studente (emerse,
queste ultime, alla luce di una attenta analisi degli stili cognitivi
presenti nella classe)
- Chiarezza. L'insegnante deve
esporre chiaramente in classe gli obiettivi e le richieste in modo da far
capire cosa si sta facendo e perché. La chiarezza
è riferita anche a chi deve valutare il compito.
- Per
chiarezza si intende che gli alunni devono avere
chiaro l'obiettivo/ gli obiettivi e gli steps da raggiungere, in altri termini questo potrebbe essere
chiamato “patto formativo”che l' insegnante negozia con la classe. Anche
se pare ovvio, ci sembra doveroso sottolineare
che l' insegnante in primis deve
aver chiaro che cosa vuole ottenere dalla classe
- Per chiarezza s'intende quando tutte le fasi della progettazione sono
chiare, le finalità, gli obiettivi e le attività.
- Come si
raggiunge la chiarezza?
Partendo
dal presupposto che le attività devono essere coerenti con gli obiettivi,
l’insegnante ha il dovere di ottenere chiarezza esemplificando in modo
esaustivo ciò che presenta ai ragazzi in classe. Il rationale, cioè
la logica che sta dietro una determinata strategia, deve essere sempre chiara ai
discenti.
La chiarezza si ottiene:
- con schematicità;
- con la focalizzazione dei punti principali per il
raggiungimento degli obiettivi.
La
chiarezza si ottiene allorché l'insegnante ha ben acquisito e delineato tanto il percorso da seguire quanto gli obiettivi
da raggiungere e gli strumenti da utilizzare, nonché il livello del target
d'utenza.
6.
Cosa si intende per varietà di
strategie e varietà di materiali e quali considerazioni vanno effettuate per
progettare un percorso rispetto ai materiali e quali considerazioni vanno effettuate
per progettare un percorso rispetto ai materiali?
E’ indispensabile la consapevolezza, da parte
dell’insegnante, dell’esistenza stessa della varietà di strategie di insegnamento e apprendimento.
Per varietà di strategie e di materiali si
intende, dunque, l’adeguamento degli stessi alle caratteristiche del
percorso e agli stili di apprendimento dei discenti.
Diversificazione
dei materiali proposti (dvd, musica, giornali, testi
di varia natura, foto, internet...) e delle strategie utilizzate ( lavoro
individuale, in coppia ed in gruppo) per venire incontro ai diversi stili di apprendimento ed anche alla ottimizzazione dell’uso di
alcuni materiali.
L’utilizzo
di strategie funzionali agli stili di apprendimento ed
al livello dei destinatari fa si che il docente scelga metodi e approcci diversi a seconda della classe cercando di
non far annoiare i ragazzi né se stesso: giochi, role plays, realia, CD players, attività interattive.
i materiali utilizzati devono essere
differenziati e stimolanti per gli studenti e per gli insegnanti;
le strategie devono adattarsi al livello della
classe.
La varietà
di strategie è molto importante per tutte. Le strategie si stabiliscono in base
ai vari stili di apprendimento.
L' insegnante deve tener conto dei diversi stili di apprendimento adottati dei ragazzi, perciò deve variare
le attività al fine di coinvolgere tutti
i discenti e metterli nelle condizioni di apprendere (nobody left behind). I materiali devono essere pertanto vari,
motivanti e atti a stimolare la curiosità e il desiderio di apprendere.
S'intende
la diversificazione di strategie e materiali in base al livello e alla
competenza della classe e ai risultati che man mano sono stati raggiunti. Le meta-strategie sono comprese, esse sono quelle messe in
atto dallo studente e su cui egli
riflette in un secondo momento.
- Cosa si intende per completezza di un percorso di
apprendimento?
- La completezza di un percorso didattico si definisce e si ottiene
attraverso:
adeguatezza del numero, tipologia e varietà delle attività proposte
agli obiettivi iniziali e alle esigenze dei discenti;
presa di coscienza delle possibili difficoltà di comprensione
da parte dei discenti e adozione del cosiddetto metodo a spirale;
raggiungimento degli obiettivi attraverso le valutazioni in itinere e
finale
- La completezza comporta il
fatto di aver raggiunto tutti gli obiettivi usando compiutamente tutte le abilità.
- Un percorso didattico può
dirsi completo quando prevede un punto di
partenza conosciuto, obiettivi chiari e condivisi, il coinvolgimento delle
quattro abilità, la possibilità di interagire con i diversi stili di
apprendimento, verifica ed eventuale modifica del percorso programmato per
modellarsi sul target di riferimento.
- Ci deve essere, in ogni fase,
warm up,
introduzione al tema, attività inerenti, feedback da parte
dell’insegnante, compiti per casa assegnati, test ed eventuale attività di
recupero.
- Per quanto riguarda la
completezza, essa implica che il percorso consenta ai fruitori
dello stesso di sviluppare strategie procedurali per acquisire competenza
nelle quattro abilità di listening, reading, speaking and writing.
- Per completezza intendiamo
che il percorso tratti tutti gli aspetti che ognuna di noi ritiene
essenziali e che le attività previste comprendano sia la comprensione che la produzione scritte ed orali.
- Per
ottenere la completezza di un percorso è necessario che le attività
sviluppino la quattro abilità; comprensione scritta e
orale, produzione scritta e orale.
- Per completezza s'intende quando gli obiettivi sono stati raggiunti
stabiliti attraverso attività di valutazione e autovalutazione e se
richiesto attraverso delle attività di recupero.
9.
Cosa sono le attività di recupero e che posto occupano nel percorso.
- Le
attività di recupero occupano un posto di rilievo all’interno del percorso
didattico e sono quelle attività che si propongono alla fine del percorso,
dopo la verifica finale, per colmare le lacune dei discenti emerse sia durante le verifiche orali realizzate in itinere
che durante la verifica finale. Perciò sono attività che non possono
essere stabilite a priori e che vengono
realizzate solo in caso di necessità. Le attività di recupero possono
essere anche individualizzate in base ai bisogni effettivi di ogni singolo discente.
- Le attività di revisione e di recupero sono utilizzate in itinere e al
termine della proposta didattica per
colmare divari e differenze nei tempi e nei modi dell’apprendimento
e individualizzare, per quanto possibile, i percorsi.
- Le attività di recupero sono
finalizzate al recupero delle lacune in modo da
rendere omogenea la classe per poter proseguire le attività. Possono
essere sviluppate in itinere come vero momento di apprendimento
o alla fine di un processo didattico.
- Le attività di recupero
(punto 7) servono per colmare eventuali lacune alla fine del percorso.
- L'attività di recupero
riguarda la ripresa di punti non recepiti da uno o più alunni. Questa
attività, che avviene alla fine dell'attività di
pratica o produzione, nell'ultima fase, dovrebbe essere svolta in base
alle esigenze dei destinatari e con materiali e metodi diversi rispetto a
quelli usati in precedenza (visto che non hanno funzionato).
- Le
attività di recupero servono, generalmente a fine percorso, a colmare le
eventuali lacune emerse.
- Sono attività che permettono
di recuperare eventuali lacune servendosi di strategie alternative. Si
possono svolgere in itinere ma normalmente si
svolgono dopo la verifica.